fonte: www.confcooperative.it
6 aprile: Marino «Le cooperative sono sussidiarie allo Stato, sono tecnologia sociale. Lotta al dumping contrattuale. Sviluppo senza spesa pubblica. Fiscalità cooperativa estesa a tutte le imprese»
«Cultura, valori e responsabilità sono i fondamentali del carattere cooperativo. Quel bagaglio di valori che porta la cooperativa a chiedersi non cosa possa fare lo stato per le cooperative, ma cosa possano fare le cooperative per lo stato. Non ci rassegniamo all'idea di un paese senza prospettive. C’è chi va all’estero, chi vende la propria azienda chi si affida al ciascun per sé. Noi non possiamo farlo. È questo il modo di essere delle cooperative che giustifica il perché siano sopravvissute alle strumentalizzazioni politiche e allo scioglimento da parte del fascismo. Perché hanno forte il senso dello stato, della comunità, dei suoi bisogni. È per questo che siamo riusciti nel 2010 a dar vita al + 1,5% di occupazione, utilizzando in modo marginale gli ammortizzatori sociali».
Così il presidente Marino, portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Italiane intervenendo al 38° Congresso della Legacoop in svolgimento a Roma.
RISANAMENTO E RILANCIO ECONOMICO «Uno dei problemi principali è quello di vivacizzare lo sviluppo senza appesantire la spesa pubblica: azione terapeutica sui conti pubblici dando contemporaneamente impulso all’economia. La cooperativa – dice Marino – è rampa di lancio per il territorio e per il capitale umano. La cooperativa dà fiducia alle persone, genera occupazione e reddito. La cooperazione svolge la sua funzione sussidiaria allo stato. La cooperazione per il suo modo di sentire la comunità interpretandone e rispondendo alle sue esigenze ha sempre rappresentato la tecnologia sociale del paese».
ALLEANZA COOPERATIVE CONTRO IL DUMPING «La nascita dell’Alleanza delle Cooperative Italiane lo scorso 27 gennaio non è stata propiziata dal tocco magico di una fata. La comune matrice del sentire le esigenze sociali; le esperienze che ci hanno toccato negli ultimi 8/10 anni dal diritto societario alla legislazione sul socio lavoratore, dalle strumentalizzazioni politiche alle vicende che ci vedono impegnati in un complicato contenzioso fiscale a Bruxelles ne hanno accelerato la nascita grazie all’incontro di tre grandi organizzazioni. Non chiederemo a nessuna delle sue componenti di abiurare storia, valori e passato, ma metteremo insieme culture, valori, prassi con la finalità di salvaguardare l’autonomia delle cooperative e dei cooperatori. Obiettivo primario la difesa delle cooperative dal dumping contrattuale operato delle false cooperative che fanno capo a centraline cooperative che siglano contratti pirata con siglette sindacali. Le combatteremo senza sosta, perché sono moneta cattiva che scacciano la buona».
TAVOLO FISCALE: «la specificità fiscale delle cooperative non è l’eccezione alla regola – conclude Marino – è la regola delle cooperative. Più volte abbiamo chiesto che il regime di parziale tassazione degli utili portati a riserva sia estesa, a parità di vincoli, a tutte le tipologie imprenditoriali».
6 aprile: Marino «Le cooperative sono sussidiarie allo Stato, sono tecnologia sociale. Lotta al dumping contrattuale. Sviluppo senza spesa pubblica. Fiscalità cooperativa estesa a tutte le imprese»
«Cultura, valori e responsabilità sono i fondamentali del carattere cooperativo. Quel bagaglio di valori che porta la cooperativa a chiedersi non cosa possa fare lo stato per le cooperative, ma cosa possano fare le cooperative per lo stato. Non ci rassegniamo all'idea di un paese senza prospettive. C’è chi va all’estero, chi vende la propria azienda chi si affida al ciascun per sé. Noi non possiamo farlo. È questo il modo di essere delle cooperative che giustifica il perché siano sopravvissute alle strumentalizzazioni politiche e allo scioglimento da parte del fascismo. Perché hanno forte il senso dello stato, della comunità, dei suoi bisogni. È per questo che siamo riusciti nel 2010 a dar vita al + 1,5% di occupazione, utilizzando in modo marginale gli ammortizzatori sociali».
Così il presidente Marino, portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Italiane intervenendo al 38° Congresso della Legacoop in svolgimento a Roma.
RISANAMENTO E RILANCIO ECONOMICO «Uno dei problemi principali è quello di vivacizzare lo sviluppo senza appesantire la spesa pubblica: azione terapeutica sui conti pubblici dando contemporaneamente impulso all’economia. La cooperativa – dice Marino – è rampa di lancio per il territorio e per il capitale umano. La cooperativa dà fiducia alle persone, genera occupazione e reddito. La cooperazione svolge la sua funzione sussidiaria allo stato. La cooperazione per il suo modo di sentire la comunità interpretandone e rispondendo alle sue esigenze ha sempre rappresentato la tecnologia sociale del paese».
ALLEANZA COOPERATIVE CONTRO IL DUMPING «La nascita dell’Alleanza delle Cooperative Italiane lo scorso 27 gennaio non è stata propiziata dal tocco magico di una fata. La comune matrice del sentire le esigenze sociali; le esperienze che ci hanno toccato negli ultimi 8/10 anni dal diritto societario alla legislazione sul socio lavoratore, dalle strumentalizzazioni politiche alle vicende che ci vedono impegnati in un complicato contenzioso fiscale a Bruxelles ne hanno accelerato la nascita grazie all’incontro di tre grandi organizzazioni. Non chiederemo a nessuna delle sue componenti di abiurare storia, valori e passato, ma metteremo insieme culture, valori, prassi con la finalità di salvaguardare l’autonomia delle cooperative e dei cooperatori. Obiettivo primario la difesa delle cooperative dal dumping contrattuale operato delle false cooperative che fanno capo a centraline cooperative che siglano contratti pirata con siglette sindacali. Le combatteremo senza sosta, perché sono moneta cattiva che scacciano la buona».
TAVOLO FISCALE: «la specificità fiscale delle cooperative non è l’eccezione alla regola – conclude Marino – è la regola delle cooperative. Più volte abbiamo chiesto che il regime di parziale tassazione degli utili portati a riserva sia estesa, a parità di vincoli, a tutte le tipologie imprenditoriali».