fonte: www.federazionesanita.confcooperative.it
31/03/2011
Varato ieri l'Accordo sui criteri per la riorganizzazione delle reti di offerta di diagnostica e laboratorio”.
L’accordo varato in considerazione della necessità di promuovere l’adozione di efficaci strumenti di governo dell’attività di diagnostica di laboratorio al fine di garantire la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate e, contemporaneamente, incrementare l’efficienza delle strutture e l’uso ottimale delle risorse pubbliche indica, nella creazione di “cooperative di strutture consortili, oppure Ati, anche di tipo pubblico – privato”, gli strumenti da attivare per far fronte al problema dell’eccessiva parcellizzazione e frammentazione dell’offerta laboratoristica, meccanismi di reale aggregazione tra strutture di laboratorio attraverso la creazione di “cooperative di strutture consortili, oppure Ati, anche di tipo pubblico – privato”.
31/03/2011
Varato ieri l'Accordo sui criteri per la riorganizzazione delle reti di offerta di diagnostica e laboratorio”.
L’accordo varato in considerazione della necessità di promuovere l’adozione di efficaci strumenti di governo dell’attività di diagnostica di laboratorio al fine di garantire la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate e, contemporaneamente, incrementare l’efficienza delle strutture e l’uso ottimale delle risorse pubbliche indica, nella creazione di “cooperative di strutture consortili, oppure Ati, anche di tipo pubblico – privato”, gli strumenti da attivare per far fronte al problema dell’eccessiva parcellizzazione e frammentazione dell’offerta laboratoristica, meccanismi di reale aggregazione tra strutture di laboratorio attraverso la creazione di “cooperative di strutture consortili, oppure Ati, anche di tipo pubblico – privato”.